La scelta del luogo di fondazione è legata a un epidemia di peste. Gli abitanti superstiti di Gueymajori, stanziati vicino a San Pietro, la edificarono come voto al martire. Divenne il ‘nuovo’ centro del paese, attorno a cui oggi sorgono belle case rurali in ladiri (mattoni di argilla).
Di pianta rettangolare, la parrocchiale è arricchita nel presbiterio e nelle cinque cappelle laterali da marmi policromi e statue lignee. Molti arredi di pregio sono ascrivibili al primo impianto, come il lavabo della sagrestia (1678). Nel coro si conserva un antico organo a canne.
Alla facciata si addossa una torre campanaria a pianta quadrata. In onore del santo ogni anno si celebrano due feste: il 20 gennaio, con accensione del falò, e a inizio maggio, con una caratteristica sagra, is carrus a monti.